Se..Se..Se..Ognuno ha il suo inferno personale, chi può giudicare una vita smarrita fra alcool, droghe e un entourage vampiro. Certo Withney non è stata dimenticata negli anni, questo va detto. Un po’ perché i suoi pezzi sono una sfida per tutti coloro che si cimentano in qualche talent show e poi perché – ci piacciano o meno – sono entrati di diritto nella storia della musica. Ieri mia nipote, ventenne, leggendo questo post mi ha scritto: =..non solo voi ragazze degli anni 80, anche noi!”. Ci sono canzoni, film, libri, mode che non hanno età, che sono una sorta di lascito per ogni generazione. Le spalline le dimenticheremo ma Withney no. E cinicamente vorrei dire che sono contenta che la morte l’abbia colta in quel luogo e in quel momento, ha potuto ricevere il giusto tributo che magari sarebbe stato più in sordina. Senza voler irritare nessuno, infine, credo che la parola compassione sia la chiave per poterci confrontare con gli altri. Provare ad entrare nelle scarpe degli altri, provare a comprendere senza dare giudizi apodittici e poi, perché no, magari mettere su un disco e provare ad ascoltarlo con il cuore diverso.
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